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sabato 5 novembre 2011

Amalgami

Il problema dell'amalgama (lega di mercurio con altri metalli) in uso odontoiatrico è una delle tante scelte dell'uomo fatte senza che ne siano valutati prima gli effetti collaterali. Inoltre, anche quando questi effetti sono stati valutati come negativi, le azioni protratte per risolvere la situazione risultano sterili o inesistenti, a causa della convenienza economica per alcuni soggetti implicati nella vicenda.

Il mercurio è l'unico metallo liquido a temperatura ambiente. Solidifica a -38,87 ºC e bolle a 356,9 ºC, ma anche a temperatura ambiente presenta una tensione di vapore non trascurabile, motivo per cui è nocivo lasciarlo esposto all'aria in tutti i casi in cui è possibile l'inalazione dei suoi vapori. Oltre che negli amalgami dentali viene utilizzato anche come conservante alimentare e farmacologico, motivo per cui, per esempio, i vaccini che lo contengono sono tanto pericolosi.

Il mercurio è l'elemento chimico esistente in natura più tossico per il corpo umano, dopo le sostanze radioattive. E da quando si conoscono queste proprietà negative del mercurio? Da poco tempo forse? Direi di no. Già in epoca Romana si era infatti a conoscenza dei sintomi nervosi derivanti dall'esposizione al mercurio. Ed era passata da poco la metà del 1800 quando si constatò che gli amalgami dentali perdono il mercurio in esso contenuto in quantità considerevoli. Ma nonostante questo, e nonostante in alcuni paesi industrializzati oggi vige il divieto di utilizzo del mercurio per i materiali odontoiatrici, in altri si minimizza il problema, lo si trascura o addirittura lo si ignora.

Basti pensare che proprio in Italia non esiste ancora un divieto di utilizzo degli amalgami dentali esteso a tutti i soggetti della popolazione, bensì il decreto Sirchia del 2001 si limita a consigliare di evitarne l'uso nelle donne in gravidanza, nei bambini piccoli e nei soggetti con problematiche ai reni. Purtroppo qualcosa che fa male a queste categorie di soggetti non fa certo bene a tutti gli altri, anzi! Questi sono semplicemente i soggetti più deboli che ne risentiranno prima.

Il mercurio può essere responsabile delle più svariate patologie, come l'Alzheimer, l'autismo, malattie cardiovascolari, cancro, candidosi croniche, iperomocisteinemia, disbiosi intestinale e molte altre.

Il mercurio è tossico per qualsiasi forma di vita. Per questo motivo, per esempio, provoca nel nostro intestino disbiosi intestinale, perché distrugge la flora batteria intestinale fondamentale per la vita umana. Tra le azioni compiute dalla flora batterica intestinale vi sono la produzione di vitamine, acidi grassi e aminoacidi, oltre a far parte del Sistema Immunitario fungendo da “guardia del corpo” contro i batteri “cattivi” entrati nell'organismo. È facile pensare che un'alterazione della flora batterica intestinale possa essere causa, direttamente o indirettamente, delle più svariate patologie, anche molto gravi.

In Italia un qualsiasi dentista non biologico consiglierà di non toccare gli amalgami a meno che non sia strettamente necessario. Questo perché vi è la falsa credenza che gli amalgami non rilasciano il mercurio in esso contenuto. Basta invece ben poco affinché i vapori di mercurio si sprigionino dagli amalgami e vengano inalati e assorbiti dai tessuti umani. Un qualsiasi sfregamento ne faciliterà la vaporizzazione: infatti la masticazione del cibo, fenomeni di bruxismo e il lavaggio dei denti (per via dello sfregamento dello spazzolino) daranno luogo alla fuoriuscita del mercurio sotto forma di vapori. Inoltre, sono responsabili della vaporizzazione del mercurio degli amalgami, anche l'innalzamento di temperatura dato per esempio dalle bevande calde ingerite, le condizioni di bimetallismo orale (per esempio se si possiede un ponte dentale o una capsula in metallo) e l'esposizione a campi elettromagnetici ad alta frequenza (come impianti per telefonia cellulare, diffusione radiotelevisiva, ponti radio e radar).

In conclusione non vi è nessun motivo per tenersi in bocca una tale bomba atomica, ma non abbiate fretta nello scegliere il dentista che effettuerà il lavoro di rimozione. Questo va fatto secondo specifici criteri di protezione, per il paziente e per il dentista. Di questo ne parleremo prossimamente.

Il filmato seguente fornisce ulteriori informazioni sull'assurdo veleno, grazie a Lorenzo Acerra e Marco Malattesta.


Bibliografia e linkografia:

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