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lunedì 8 ottobre 2012

Abbiamo detto NO agli USA?!

Ebbene si, è capitato: abbiamo detto no agli USA. Nell'articolo che riporto più sotto Gianni Lannes ci racconta quanto è successo ultimamente riguardo il dispositivo MUOS (Mobile User Objective System), il fratello di H.A.A.R.P. che dovrebbe essere installato in Italia. Dico dovrebbe perché purtroppo la sentenza che l'ha reso fuori legge non ci assicura che effettivamente non verrà utilizzato.

Quindi ora i problemi sono due:
  1. questa sentenza non ci assicura nulla perché gli USA sono molto potenti e convincenti;
  2. se veramente dovesse non essere installato il MUOS gli USA potrebbero punirci in qualche modo..... dopotutto un terremoto in più o in meno in Italia cosa vuoi che sia?!
Vi lascio alla lettura dell'articolo di Lannes.


(fonte: http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2012/10/niscemi-sequestrato-il-mous-usa.html)

di Gianni Lannes

(foto NATO)


Una buona notizia dalla Sicilia. Ieri, 6 ottobre 2012 dopo anni di proteste pacifiche da parte del comitato popolare “NO MUOS”, è stato finalmente sequestrato dalla magistratura “per violazioni delle leggi sull’ambiente”, il pericoloso impianto nordamericano di guerra ambientale.

La stazione “Mobile user objective sistem” (Muos) è in realtà un sistema di antenne ad altissima frequenza, "pericoloso per la salute umana e per l’ambiente", attestano addirittura le rilevazioni della Difesa a stelle e strisce, tant'è che il dispositivo di guerra destinato a Sigonella è stato trasferito appunto nell'agro di Niscemi. Muos è il terminale in terra italiana del famigerato H.A.A.R.P., in grado di provocare terremoti e sconvolgimenti climatici a piacimento.
Il territorio in cui è situato - «Sughereta di Niscemi» - è una riserva naturale a inedificabilità assoluta, addirittura un sito di interesse comunitario, un'area naturalistica sensibile.

Dopo sacrosante proteste, ieri, il Giudice per le indagini preliminari ha avviato il procedimento di sequestro, poco prima dell’ennesima manifestazione, alla quale hanno partecipato in più di 5000 tra cittadine e cittadini siciliani e non, con il supporto dei ragazzi del comitato “No Dal Molin” di Vicenza.

I manifestanti si ritengono soddisfatti a metà, poiché chiedono a Stato e Regione la revoca di tutte le autorizzazioni finora rilasciate. E aggiungo: il ripristino immediato dello stato dei luoghi, come stabilisce la legge italiana.

L’esecuzione del sequestro preventivo è stata affidata a carabinieri ed agenti della polizia municipale presso la Procura di Caltagirone, con l’ausilio dei carabinieri della compagnia di Sigonella e degli avieri del 41/o Stormo. Comunque, non c’è troppo da gioire. L'ambasciatore Usa ha già chiamato il premier abusivo italiota per aggiustare la cosa. Insomma, ora ci mette una mano il golpista Monti Mario e l’azione giudiziaria sarà come sempre vanificata.

Ad onor di cronaca, lo Zio Sam - in affari con Cosa Nostra dallo sbarco in Sicilia nel 1943 - ha raso al suolo un bosco di alberi rari ed in ottimo stato vegetativo. In base agli accordi segreti tra USA ed Italia, non ci saranno comunque conseguenze né civili né penali. Anche la Giustizia nel Belpaese ha le mani legate dalle clausole segrete dell’armistizio firmato a Cassibile e dal BIA. E i pur volenterosi magistrati italiani andranno a sbattere contro il solito muro di gomma, invalicabile. Chiedete al mafioso Giulio Andreotti ed al guerrafondaio Massimo D’Alema. Chi assoggetta l’Italia (gli Stati Uniti d’America) controlla il Mediterraneo.

Allora occorre una lezione esemplare: ne castighi uno (il gendarme zio Sam) e ne educhi cento. I militari USA bisogna cacciarli con le buone o con le cattive e smantellare tutte le basi Nato (peraltro inquinate ed inquinanti) in Italia, in ossequio all'articolo 11 della Costituzione repubblicana ed antifascista. Non esistono altre soluzioni: se il popolo italiano desidera liberarsi dalle catene di questa servitù imperialista. Per conquistare libertà, autonomia e indipendenza non ci sono scorciatoie. Se il presidente della Repubblica italiana esegue docilmente le istruzioni impartite dal segretario generale della Nato di cosa vogliamo blaterare sul web e nella realtà? Non basta assicurarsi mezza vittoria in una battaglia, ma bisogna vincere la guerra in atto sotto mentite spoglie. Dal nostro Paese, l'Italia, non deve partire più alcuna guerra. Yankee go home: non tanto per attaccare un nemico ma per liberare la nostra patria.




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